Il mindful eating è una delle pratiche formali della Mindfulness. Consiste nell’applicare la consapevolezza e l’attenzione al momento presente proprio quando ci sediamo a tavola. Durante ilProtocollo Mindfulness MBSE Mindfulness Based Stress Reduction (vedi https://www.benesserepsicologico.net/mindfulness-protocollo-mbsr-febbraio-2020-roma/)questa pratica viene tradizionalmente introdotta con l’esercizio del chicco di uva passa. E’ un esercizio semplice, introdotto da Jon Kabat-Zinn all’inizio del protocollo, per dimostrarci quanti piaceri e quante sensazioni ci perdiamo mentre consumiamo abitualmente i nostri pasti, semplicemente perchè non prestiamo attenzione, siamo distratti, magari mangiamo in piedi, o guardando il tablet oppure la televisione. Ma il messaggio naturalmente è molto più profondo: non si tratta unicamente di una privazione edonistica e sensoriale, ma di un meccanismo automatico, che mettiamo in atto inconsapevolmente, che è responsabile di un maggiore in-take calorico.
A tutti sarà successo almeno una volta, di mettersi seduti davanti alla televisione con un pacco di biscotti e senza accorgersene arrivare alla fine del film con il pacco vuoto! Kabat-Zinn ci insegna molte accortezze che possiamo semplicemente applicare quando mangiamo, per rimanere lucidi, presenti a noi stessi e pienamente attenti a ciò che stiamo facendo: nutrirci.
Prima di tutto consumare i nostri pasti seduti a tavola, evitando altri posti e dedicando il tempo del pasto esclusivamente a questa attività. Sono da evitare assolutamente il telefono, il tablet, la tv, la lettura del giornale e tutte quelle attività che distraggono la nostra attenzione. E’ importante concentrarsi sul cibo, sulle sue caratteristiche formali e sensoriali, facendo attenzione a cosa mangiamo e a come lo mangiamo. Ovvero senza voracità, con un’attitudine calma e consapevole, facendo piccoli bocconi, mangiando quindi lentamente.
La lentezza ci consente di apprezzare di più il cibo, di saziarci maggiormente, di masticare meglio, favorendo anche i processi digestivi. Kabat-Zinn ci consiglia di posare la forchetta tra un boccone e l’altro e di impugnare la forchetta con la mano non dominante, per rallentare appunto l’assunzione del cibo. Si raccomanda anche di trasferire sempre i cibi nei piatti e non mangiarli direttamente nelle confezioni dove vengono acquistati, per essere più consapevoli delle quantità ingerite.
I semplici principi del mindful eating possono renderci più facile controllarci a tavola, migliorando l’aderenza alle diete e a esigenze nutrizionali specifiche.
Dott.ssa Isabella Ricci