Da psicoterapeuta ed istruttrice di Mindfulness, dove la visualizzazione trova uno spazio limitato, se non in alcune meditazioni specifiche come quella della montagna, mi sono approcciata a questo libro con grande curiosità, anche con un iniziale scetticismo.
Visualizzare qualcosa è molto più che immaginarlo, possiamo dire sia come sentirlo con tutti i nostri sensi e le nostre emozioni, un’esperienza sinestesica. Ma davvero visualizzare qualcosa, come un obiettivo o un desiderio, influenza le possibilità che esso si trasformi in realtà? Siamo davvero ciò che pensiamo?
Dalla mia esperienza clinica come psicoterapeuta mi è chiaro che le persone che non vedono possibilità alternative rispetto alla propria esistenza sono quelle che spesso finiscono nel loop della depressione. Quindi se si pensa di aver fallito, di non avere altre possibilità future, se si vivono scenari catastrofici, tutto questo genera la depressione e spinge spesso le persone verso baratri insormontabili. I pensieri sono immagini mentali e quindi vengono esperiti come visualizzazioni. Quindi in negativo mi era già noto come questo potesse avvenire.
Ma ciò che mi interessava di più era comprendere come la visualizzazione potesse agire in positivo, e a rigore di logica questo non fa una piega. Così mi è venuto in mente Michelangelo Buonarroti: lui diceva che la statua era già dentro il marmo, che il suo lavoro di scultore era semplicemente quello di liberare la statua dal marmo che la imprigionava, che la statua era già lì dentro e per svelarla doveva necessariamente visualizzarla. Ecco che un pensiero, un’immagine mentale, già con tutte le sue caratteristiche concrete plasma un materiale duro come il marmo, dove la mano diventa solo un mero strumento di esecuzione.
Ecco che il mio iniziale scetticismo sull’argomento si è sgretolato, proprio come la pietra, e ho iniziato a guardare a questa possibilità in tutta la sua concretezza, con l’intuizione successiva che solo provando e praticando si può cercare il risultato.
Questo libro è una guida preziosa per chi ha voglia di sperimentare quest’avventura. E Carlo Mea, con la pacatezza e l’umiltà che contraddistingue i grandi maestri, si affianca al lettore, consigliandolo sulle tecniche e sulle accortezze necessarie per intraprendere al meglio questo percorso di scoperta interiore e di crescita personale ed interpersonale.
Dott.ssa Isabella Ricci