Il benessere psicofisico è un concetto molto intuitivo che però per molti secoli la Medicina ha ignorato, avendo sostenuto una visone dell’uomo dove mente e corpo sono state erroneamente considerate entità di natura diversa e pertanto separate.
Alcuni medici importanti dell’antichità come Ippocrate e Galeno avevano riconosciuto la visione olistica di una medicina integrata, dove il benessere psicofisico era il risultato di un’armonia tra l’integrazione di aspetti biologici e aspetti psicologici. Il motto latino “mens sana in corpore sano” riassume questa grande verità, messa a tacere dal pensiero cartesiano, che ha scisso l’uomo concependo il corpo come una macchina, che se si rompe va riparata, e la mente come qualcosa di diverso, distante, astratto.
Ancora decenni di psicologia cognitiva hanno tentato di poter cambiare le emozioni correggendo i pensieri “distorti” o disfunzionali., senza comprendere che le emozioni sono primarie rispetto ai pensieri fin dai primissimi mesi di vita dell’essere umano. E le emozioni, dalle quali derivano i nostri pensieri, hanno tutte il loro correlato somatico, ovvero coinvolgono il corpo. Così è intuitivo comprendere come ansia, rabbia, paura, stress e nervosismo possano riflettersi nel nostro corpo in sensazioni di tensione, bruciore, dolore, malessere.
Possiamo partire dal nostro corpo per riconoscere il nostro stato emotivo, oppure se siamo più introspettivi, dare un nome ai nostri stati emotivi e riconoscerli nei nostri stati corporei, ad esempio di rilassamento, tranquillità oppure di nervosismo e ansia. Ecco perché per sostenere il nostro benessere psicofisico è sempre utile aprire un dialogo con il nostro corpo e con le sensazioni che esso ci comunica. E’ un fedele specchio del nostro stato emotivo se sappiamo come comprenderlo.
Per iniziare ad esplorare e riconoscere le nostre emozioni e le loro modalità peculiari di espressione, diverse da individuo a individuo, è molto utile intraprendere un percorso di conoscenza del proprio corpo, come si fa attraverso lo yoga o la mindfulness. Conoscersi è il primo passo per comprendere le proprie modalità e modificarle in caso esse siano disfunzionali.
Dott.ssa Isabella Ricci